Le zeppole di San Giuseppe sono molto popolari nella zona vesuviana e un tempo erano preparate direttamente nelle strade. Malgrado il nome, non traggono le proprie origini nel comune di San Giuseppe Vesuviano: ci sono varie ipotesi sull'invenzione di questo dolce, riferita sia alle suore di San Gregorio Armeno sia a quelle della Croce di Lucca, sia a quelle dello Splendore, sempre comunque a Napoli[2]. La prima ricetta scritta risale al 1837, nel trattato di cucina napoletana di Ippolito Cavalcanti[3].
Vengono preparate generalmente nel periodo di San Giuseppe (19 marzo) tanto da essere un dolce tipico della festa del papà.
Il Sanguinaccio
l sanguinaccio, diffuso essenzialmente nelle regioni meridionali dell’Italia, costituisce uno dei dolci tipici del periodo carnevalesco e, ad oggi, ne esistono due differenti modalità di preparazione: quella classica, con l’uso di sangue di maiale; e quella ‘moderna’ che, quasi sostituta della prima, ne risulta, invece, priva.